Garanzia Giovani: interrogazione del PD in Regione

Strumento utile, rivedere le convenzioni e fare anticipare gli indennizzi alle aziende.

Garanzia Giovani è un piano europeo che promuove politiche attive di orientamento, istruzione, formazione e inserimento al lavoro. Una delle misure che esso prevede è rappresentata dall’opportunità di svolgere apprendistati, tirocini retribuiti e bonus occupazionali ai giovani disoccupati fra i 15 e 29 anni.

Il piano nazionale italiano è integrato da quello attuativo della Regione Emilia-Romagna che conta finanziamenti per 74 milioni di euro e coinvolge oltre 60.000 iscritti; considerati questi dati, esso è stato prorogato di altri 6 mesi rispetto all’originaria scadenza a fine 2015 e sarà ulteriormente finanziato con risorse FSE 2014-20.

Molti giovani, che dovrebbero essere retribuiti con 450 euro mensili (150 a carico dell’azienda e 300 del pubblico) hanno segnalato ritardi e mancati pagamenti probabilmente legati al mancato coordinamento fra INPS, Regione e Ministero nella gestione delle pratiche, ritenute farraginose e complesse . Perciò ho presentato in Regione un’interrogazione sull’esperienza dell’applicazione di Garanzia Giovani in Emilia-Romagna. Nel documento rilancio anche una proposta, la cui applicabilità è in fase di verifica da parte del Ministero, che consiste nel fare anticipare gli indennizzi dalle aziende, a cui poi l’INPS restituirebbe la parte di propria competenza. In questo modo non ci sarebbe alcun aggravio nè per i privati nè per gli enti pubblici coinvolti.

Anche l’Assessore regionale al Lavoro Patrizio Bianchi si è fatto carico della questione e in una lettera al Ministro Giuliano Poletti ha chiesto modalità di gestione più efficaci del programma da parte di INPS, definendo come inaccettabili i rallentamenti nei pagamenti delle migliaia di giovani emiliano-romagnoli che hanno aderito al programma.

Garanzia Giovani è uno strumento utile e valido. Basterebbe poco per migliorarlo soprattutto nell’interesse delle ragazze e dei ragazzi che ne usufruiscono, spero quindi che in breve tempo le convenzioni siano riviste.

LEGGI L’INTERROGAZIONE: 1972

LEGGI LA RISPOSTA ALL’INTERROGAZIONE: risposta_interrogazione_1972_scritta

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