Occupanti del villino Ricci. Dichiarazione di Nadia Rossi
Una ventina di uomini e donne che ‘occupano’ il palazzo è sicuramente un’immagine forte, ma i confronti anche più accesi fanno parte della dialettica democratica. Bene quindi ha fatto il sindaco Andrea Gnassi ieri a non sottrarsi al confronto con gli attivisti e occupanti del villino Ricci, nonostante i toni aspri e i momenti di tensione.
Davanti all’emergenza abitativa, tema all’ordine del giorno in moltissime realtà della nostra regione, non ci si può nascondere dietro le ideologie, ma bisogna dare risposte, con gli strumenti che sono concessi e con i mezzi che sono a disposizione, cercando anche percorsi nuovi. L’azione dell’Amministrazione comunale in questo senso si poggia su pilastri forti, a partire da quello, imprescindibile, del rispetto delle regole che stanno alla base della convivenza civile di una comunità, anche quelle difficili da comprendere.
Questo non significa non aprirsi alle esperienze che nascono dal basso, come è stato per l’ex sede dei vigili del fuoco in via Dario Campana, spazio sistemato e poi assegnato attraverso evidenza pubblica. La risposta più tangibile evidentemente sono le risorse che ogni anno l’Amministrazione indirizza per il comparto welfare: investimenti solidi sulle persone che hanno permesso e permettono tuttora di dare un sostegno concreto a migliaia di cittadini, dai più piccoli agli ultraottantenni. Un sistema che, pur perfettibile, ha dimostrato di saper reggere. Ciò non toglie che sarebbe utile mettere in rete esperienze, soluzioni e risorse e non lasciare i Comuni e le associazioni di volontariato da soli in prima linea.